Movere + Femminile Plurale
Concept, coreografie & danza: Simona Argentieri, Maria Francesca Francioso, Laura Manicone
Musiche: Antonio Castrignanò, Officina Zoè, Rosa Balistreri, Ludovico Einaudi
Durata: 50 minuti
Produzione: Tràdere Danza Etno-contemporanea
Anno di creazione: 2021
MOVERE
Mŏvēre è l’infinito presente del verbo latino mŏvĕo. Il primo significato è il più evidente: muovere.
A seguire se ne leggono altri: agitare, scuotere, mutare, cambiare, trasformare, intraprendere, incominciare. Il progetto è nato analizzando questa parola. Ma i significati altri hanno attirato la nostra attenzione. Immediatamente è comparso un nuovo e inaspettato collegamento. A quel punto è iniziato un viaggio…
Quando il viaggio è un percorso interno, fatto di immagini, colori, suggestioni.
Quando il viaggio è sinonimo di fuga o di ritorno. Quando serve a sradicarsi per ritrovare le radici più profonde. Quando il viaggio è incontro e scontro o condivisione e scambio. Quando si fa nostalgico perché pur essendo in fuga si cerca già il ritorno. Quando è eccitante perché è appena all’inizio. Dolce quando porta verso casa, anche se non è quella di partenza. Quando è epico, pieno di echi lontani, poetico e sognante. Oppure polveroso come una terra arida, agitato come un mare in tempesta. Il viaggio ci muove, non solo fisicamente.
“Quando ti metterai in viaggio per Itàca, devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze. … Che i mattini d’estate siano tanti, quando nei porti – finalmente e con che gioia - toccherai Terra…Itàca ti ha dato il bel Viaggio.
…già tu avrai capito ciò che Itàca vuol significare.”
Un tema, un’ispirazione, quella del Viaggio: un viaggio che può essere reale o interiore, un viaggio per terra o per mare, un viaggio dalle radici all’essenza, andata e ritorno…o forse solo andata. Viaggiare per necessità o per scelta, viaggiare per conoscere o per diffondere conoscenza, viaggiare portandosi sempre dentro un pezzo di casa e qualcosa di chi si incontra, viaggiare per lasciarsi contaminare e per tornare davvero a sé.
Un viaggio che non è meta, è tragitto, percorso, bagaglio.
Link al trailer: https://www.youtube.com/watch?v=2S8G7TmCo-s
FEMMINILE PLURALE
L’essere femmina in molte delle sue declinazioni è raccontato in questa performance attraverso la danza e la musica - da quella tradizionale popolare a quella contemporanea.
All’origine l’Archetipo del Femminile, contenuto primordiale e universale che appartiene all’inconscio collettivo, che ci parla di potenza e vulnerabilità, di intraprendenza e di creatività, di cura e di autonomia, di bellezza e di mistero. Donne che scoprono dentro di sé le infinite sfaccettature del Divino Femminile. Ri-nascere da sé stesse e percepire la necessità di ritornare a sentirsi accomunate da un’antica saggezza e da quelle fragilità che generano la voglia di sostenersi reciprocamente. Un percorso che porta alla ricerca di una nuova sacralità condivisa.
Un rituale danzato evocato e vissuto attraverso immagini di lavoro, focolare, tempio…di madri e figlie, di amiche e sorelle, di femmine amanti o solitarie alla luna